sabato 2 giugno 2018

Prossimi eventi

Carissimi lettori,
sono lieta di annunciarvi il prossimo calendario eventi. Mi verrete a trovare? 
Vi aspetto ♥ 







sabato 19 maggio 2018

Le avventure di Gianluca SalTO18

Oggi vi racconto un'altra storia.
La storia di un bambino sensibile, così tanto da non esser compreso da nessuno. Così tanto da essere un escluso. Non troppo lontano dalla mia realtà.
Un giorno sentiva i suoi compagni di classe ridere. Incuriosito si avvicinò a loro. Per vedere cosa fosse il motivo di tanto baccano. Avevano disegnato delle storie con protagonista uno strano personaggio. Anche lui, divertito, domandò chi fosse il protagonista di quelle strane avventure. 
I compagni gli risposero che era lui.
Si chiese allora se potesse fare lo stesso. Inventare delle storie con lui protagonista. Così, su un quaderno a righe cominciò a scrivere "Le avventure di Gianluca" con a seguito dei disegni. 
Questo é l'inizio del sogno di un bambino ormai fattosi uomo. E che io ho avuto la fortuna di conoscere più di un anno fa a Firenze. 
Un uomo che non parlava. Timido, distante, sulle sue. Tant'è che ho pensato che fosse schivo, diffidente, antipatico. 
Con il tempo abbiamo imparato a conoscerci. E quando ho ascoltato questa storia e adesso che la racconto a voi, avevo ed ho i brividi. Perché ho vissuto lo stesso. Anche Io, come lui ho dei quaderni. Per lo stesso identico motivo.
Le persone entrano nella nostra vita non a caso. Oggi, avendo conosciuto lui mi sento meno sola. Meno strana e soprattutto sono convinta che questo passato in solitaria sia servito per condurci fin qui. 
Questa é la storia di un uomo dall'animo gentile. Un uomo buono che ha saputo trasformare il dolore in arte. La solitudine in storie. Quelle che oggi centinaia di persone vivono attraverso le avventure di Logren Arbor - Scrittore. 
É un amico sempre pronto ad ascoltare e che ha compreso alcuni miei brutti momenti. Adesso capisco io il perché.
É il fratello maggiore che non ho mai avuto. Un uomo che ha gli occhi di un bambino. Buoni, puri, colmi di speranza.
Gli occhi che al Salone Internazionale del Libro 2018 si sono riempiti di lacrime al suo sold out. 
Non so spiegare bene ciò che ho provato io. Ma é stato un po' come vedere un fratello al massimo della sua felicità. É stato difficile trattenere le lacrime e forse, per la prima volta, dopo tanto tempo, ho pianto di gioia. 
Aveva uno sguardo, un sorriso di un bambino incredulo, felice, emozionato e semplice, genuino. Esattamente come il suo cuore. 
Sempre più convinta che sono, anzi siamo, sulla strada giusta. Per scherzo gli dico sempre che siamo fratelli separati alla nascita. Forse in un'altra dimensione, lo siamo per davvero.
Ti auguro di continuare sempre così. E spero con tutto il cuore di essere ancora testimone dei tuoi successi. Perché ormai, quei fumetti e racconti dei tuoi compagni di classe, sono una realtà. Che rende felice te, me e centinaia di persone.
Grazie per essere entrato nella mia vita, caro amico mio.

Questo post lo dedico a te: un grande uomo buono, che ha mantenuto la genuinità di un bambino.
Ti voglio bene!

La ragazza con la valigia piena di sogni. SalTo18 andata e ritorno.

Cari amici del web,

avevo pensato di farvi una bella cronaca dei giorni trascorsi al Salone Internazionale del libro, ma fare l'elenco di ciò che è accaduto, è riduttivo. (Trovate i dettagli sul mio profilo Gioviale Concesion)
Quindi eccomi qui che, ancora una volta, lascerò fare al cuore. Lui è sempre sincero e non sbaglia mai.
Prima di partire ero disillusa, troppe cose sbagliate, troppe persone sbagliate in questa vita che ancora non sento completamente mia, un po' perché la mia indole mi porta ad amare il mondo intero, un po' perché ogni tanto inciampo perché sono distratta e un po' perché nutro tanta speranza nell'essere umano.
Tornare alla vita di tutti i giorni è stato un grande trauma. Nonostante lo sforzo fisico che faccio qui a Roma sia molto ridotto, sarei rimasta volentieri a Torino, a fare quello che ho fatto, nonostante le caviglie a fine giornata quasi non le sentivo più.
Quando descrivo questo a colleghi di lavoro credono e vedono la cosa con molta superficialità. Non comprendono che il mondo dell'arte può davvero salvarti la vita. Non risolve i problemi quotidiani, ma guarisce la malinconia, la tristezza, l'insoddisfazione, il male che si ha nel petto.
Sono sinergie che cominciano e non terminano mai. Restano chiuse nel cuore anche se non ci si vede spesso.
Ci sono artisti e artisti. C'è quello che sogna di diventare ricco e farsi un nome, quello che è innamorato di questo mestiere e vive di questo e quello che la scrittura e la lettura gli hanno salvato la vita. Un po' come me. Un po' come... beh no, aspettate. Ci arrivo tra un po'. 
Se sono partita da Roma che il cuore esplodeva e faceva male per problemi di salute e anche sentimentali, sono poi rientrata con uno nuovo di zecca e il merito è delle persone che ho avuto accanto e che desidero restino. Una strada a doppio senso dove si intersecano vite e sentimenti unici e speciali che ti arricchiscono e fanno di te una persona migliore.
Ormai è un anno e poco più che faccio fiere e un anno che conosco persone, che ho uno stretto contatto con i miei amati lettori e che la vita mi continua a donare persone meravigliose. Un anno che dico al mio amico Gianluca "Questa è l'ultima Gian" e poi, due giorni dopo siamo lì su whatsapp a parlare di quella successiva. Perché non ce la fai, non ce la fai a rinunciare ai sorrisi, agli abbracci, ai baci, alle parole sincere di chi comprende quello che hai dentro l'anima. Non ce la fai perché la quotidianità ti porta a correre, distrarti, stancarti e il cervello in automatico si spegne. Quello che ho trovato a Torino è stata una magia che credo si possa portare con noi ogni giorno della nostra vita, se solo si vedessero le cose come realmente sono. Se solo non ci soffermasse sul proprio benessere e basta, se solo ci si aprisse un po' di più all'altro e se solo si volesse dare l'importanza corretta alle piccole cose. Perché sono quelle che rendono il viaggio davvero piacevole. Avere degli obiettivi è importante, ma lo è ancora di più la strada che si percorre. E, io, sono davvero fortunata in questo.
Il salone mi ha portato tanti lettori, tante persone hanno ascoltato la mia storia e quella di Sara. Con grande interesse. Dopo anni in cui mi sono sentita piccola, piccola. In cui il mondo mi ha messo da parte, in cui pensavo di valere meno di niente, dove nessuno mai mi ascoltava veramente, ho trovato chi lo ha fatto davvero e mi ha dato il giusto valore. Non ne faccio un vanto, ma questo mi riempie davvero il petto di gioia, una gioia così grande che non so contenere, ne controllare. Sono contenta di essere stata la ragazzina strana che si isolava dal mondo. Perché? Perché mi ha condotto a questo. 
Le gioie di questa fiera sono state tante, in primis senza Emiliano probabilmente starei a casa a parlare di sogni, invece di realizzarli. Lui è la mia ciliegina sulla torta. Quindi lui è una gioia di quelle che porterò sempre con me. Per piacere, ma anche per forza... altrimenti la saga non continua eh.
L'altra grande grande gioia è stato Gianluca Villano. Per la persona che è, per il passato che ci accomuna, troppe coincidenze, troppe similitudini. E come si fa a non essere felici quando vuoi così tanto bene a una persona e la vedi fare sold out? No, non si può. E me ne porto ancora gli strascichi positivi. Quelli che ti restano scalfiti nel cuore. Sempre. Perché non dimenticherò mai i suoi occhi colmi di lacrime nel sapere di aver finito i libri. La prima volta. La sua, ma anche la mia. Altra cosa in comune. Il mio sold out successivo al suo. Ci sono tante persone che leggeranno la nostra storia. Di Logren e di Sara Kilshore. Tante persone che oltre a questo scopriranno realmente chi siamo. Un riscatto che ci meritiamo. Dovuto. 
Altra gioia sono stati tre lettori:
"Più guardo questo posto, più me ne innamoro" 
"Tu sei Veronica? Quella de La bilancia dei Mondi divisi?"
"Il vostro stand è diverso dagli altri. Trasmettete allegria. Avete dei bellissimi sorrisi".

Ecco... ho la pelle d'oca. Mentre penso a loro. 
Penso, credo ancora che questo sia un sogno, poi scopro che è reale perché in tanti mi scrivono, altrettanti ne sono stati testimoni. 
Molte, moltissime persone che mi conoscono, pensano che questa cosa della scrittura sia una stupidaggine, ma per me è stata la salvezza. Quindi li ringrazio tutti, uno per uno. Quei lettori che credono in me, ma anche chi non ci crede, perché mi stimola sempre a fare meglio.
La magia di questo gruppo chiamato Oceani di Carta, l’hanno creata Luca e Romina, anche loro fanno parte delle mie piccole gioie. Senza di loro, io e tutto il resto degli autori non saremmo arrivati a questo punto. Quindi il grazie più grande!

A seguire, dopo questo post, condividerò la storia di un bambino che tutti prendevano in giro e quella di una bimba che si isolava dal mondo perché nessuno le credeva.
Questo perché vorrei tanto che serva da esperienza a tutte quelle persone che si trovano e sentono fuori posto. La vita può sembrare ingiusta, ma semplicemente è un percorso che ci aiuta a diventare davvero ciò che meritiamo di essere. Leggete e scrivete tanto, perché è magia e questa porta a realizzare i sogni.


sabato 17 marzo 2018

Ho tante cose da raccontare!!!

Cari lettori,
in una settimana possono accadere molte cose. Figuriamoci in due.

Inizio questo mio "diario di bordo" con un GRAZIE. Perchè è la cosa più importante. Io spero di poter ripagare quello che state facendo voi lettori. Grazie a voi ho la possibilità di arrivare ad altre persone, di imparare a crescere, di farlo anche con i miei libri. Grazie a voi, le qualità che ho sempre sottovalutato, stanno venendo fuori e si stanno sviluppando. Grazie a voi il cuore batte. Anche nei momenti "no" che fanno parte della vita. 

Sono qui a raccontarvi, una piccola parte di me. Due mesi a casa, senza poter camminare. Due mesi di notizie non belle, ma che si affrontano. Con la solita grinta, il solito entusiasmo. E altri mesi passati a impegnarmi a far vedere chi sono a un qualcuno che non ha fatto altro che giudicare e offendere. E senza di voi, senza i libri. Oggi non starei così: felice e serena.

Grazie a voi, La bilancia dei Mondi divisi è stato in vetta alle classifiche di IBS. Molti lettori stanno acquistando le copie del cartaceo, ma anche del e-book. Sto ricevendo molti feed back sia pubblici che in privato e questo mi gratifica. Perchè significa che ho fatto un buon lavoro.
Francesca Cesari, una lettrice che ho incontrato a Lucca, sta dando vita a tutti i personaggi del romanzo e la stesura del secondo capitolo è quasi ultimata.
Universo Fantasy mi ha voluto come ospite di una grande manifestazione che si terrà ad Aprile a Tivoli, dove ci saranno scrittori di un certo "calibro" e io sarò seduta tra loro a raccontare la mia storia.
Un'altra volta, un altro anno a Torino c/o il Salone del libro, con colleghi meravigliosi, pronti a darsi tutti una mano. 

Molte persone stanno scaricando l'ebook di Tutto quello che volevo dirti, un libricino nato dalla profondità del mio cuore e che non potevo assolutamente tenere tutto per me. Solo questo venerdì più di 160 persone lo hanno scericato. In una sola giornata!! Non mi era mai successo!
Ho il petto pieno di felicità ed è solo grazie a voi.

Che dire... sono felice! E basta! E mi basta davvero ♥ 

Concesion Veronica Aguilar 







sabato 24 febbraio 2018

Consigli e link utili

Cari miei lettori,
in molti cuoriosi e altri scrittori alle prime armi, mi chiedete spesso cosa utilizzo per scrivere, pubblicare, promuovere i miei manoscritti.
Quindi, eccomi qui che vi parlerò di alcune cose che a me sono state e sono molto ultili nel percorso di scrittrice. 
Vi avviso però che ognuno di noi ha il suo modo e che questi miei consigli magari vanno bene per me e non per qualcun altro.

Cominciamo:

Dopo la stesura di un romanzo è importantissimo rivolgersi a un editor che corregga e renda più professionale il nostro lavoro. Mai cimentarsi nel presentarsi a una CE senza che nessuno, a parte noi, abbia letto la nostra storia. 

Due persone a cui mi rivolgo sono:

Sara Gavioli ( della quale spesso vedo i video): http://saragavioli.it/

E Francesca Argentati, la mia editor personale: https://www.facebook.com/francescargentati/

Una volta fatto leggere e correggere il romanzo, per avere un ulteriore parere, da adesso in poi mi rivolgerò anche a Extravergine d'autore. Un gruppo di editor, lettori e appassionati di letteratura che valuta e seleziona SELF di qualità: https://extraverginedautore.it/

Non cimentatevi in copertine fai da te... ognuno ha il suo lavoro. Quindi vi suggerisco di contattare loro:

Michele D'angelo e Lia Wincester 

Dopo aver dato forma al manoscritto, non proponetelo subito a un editore. Fate prima una ricerca.
Quello che vi consiglio è di rivolgervi alle CE che si interessano del vostro genere. Inutile presentare un romance se la casa editrice pubblica solo storici.

Attenzione a non cadere nei tranelli delle case editrici a pagamento, a doppio binario o che vi promettono servizi editoriali straordinari se acquistate un x numero di copie. Qui un link molto utile per stare lontani da questi mercanti di sogni:

https://www.writersdream.org/forum/forums/forum/15-case-editrici/

Prima di firmare qualsiasi contratto editoriale o se, purtroppo, siete caduti nel tranello dei cacciatori di soldi e non di manoscritti, qui un link molto utile per tutelarvi da questi signori. Si tratta di un team di avvocati che mettono a disposizione la loro attività ( in forma gratuita) e che nel loro blog mettono a disposizione articoli molto interessanti e che possono aiutarvi: http://scrittorincausa.blogspot.it/

Una volta scelto una gamma di editori a cui mandare il manoscritto, leggetevi le regole d'invio nel loro sito. Se non vi atterrete a quanto riportato perderete un'occasione e sarete cestinati.

Cosa si fa quando poi decidono di pubblicarci? Non potete starvene seduti a fantasticare il successo. Dovete darvi da fare. Partecipando alle fiere, facendo presentazioni e firma copie, girando il vostro paese, facendo tradurre il romanzo, promuovendolo tra contatti amici e non. 
Insomma dovete essere presenti fisicamente ovunque, ma anche nel digitale: facebook, instagram, twitter, wattpad. 
Non vi iscrivete a mille gruppi di letterati se poi vi ritrovate ad avere un pubblico di scrittori come voi. Piuttosto contattate blogger, appassionati di lettura, ma siate sempre garbati e adeguatevi ai loro tempi d'attesa. Essere noti fa gola a tutti, ma ci vuole tanta pazienza e soprattutto anni e anni di duro lavoro.

Cosa utilizzo io per aiutarmi con la scrittura? 

Dimensioni dei post sui social:

https://www.idearia.it/blog/infografica-dimensioni-immagini-social/#.WpEvaqjOXIV

Scritte e font: https://cooltext.com/

Per tradurre il romanzo: http://www.babelcube.com/

Per proteggere il copyright: https://www.siae.it/it/autori-ed-editori/i-registri/deposito-opere-inedite

Per impaginare: https://ilmiolibro.kataweb.it/articolo/scrivere/249563/impaginare-un-libro/

Per scrivere una lettera di presentazione: http://www.sulromanzo.it/2010/06/il-lume-dellaspirante-scrittore-lettera.html

Con questo ho finito, ma non basta. Ricordatevi che ci vogliono: pazienza, costanza, professionalità, umiltà e voglia di mettersi sempre in discussione!!!

Buon lavoro a tutti!

Veronica C. Aguilar ♥




Lia WinchesterLia Winchester



Pensieri così, guardando la luna.




I colori del cielo e la luna che saluta il sole.
Penso a te e a me. Due anime tormentate che si sono incontrate nel momento sbagliato. Ma è davvero così? C'è davvero un momento giusto o errato per incontrarsi e amarsi? Per sorreggersi, condividere, capirsi e volersi bene?
Sollevo lo sguardo e parlo alla luna. Le chiedo di portarti il mio messaggio e dirti che ci sono. Perché nel mio petto arde la fiamma di chi vuole amare ed essere amato, così come viene.
Le chiedo aiuto, per farti arrivare questo messaggio. Le chiedo aiuto per mostrarti la strada, quella che meriti.
Le chiedo aiuto pregandola di prendere un pezzo della mia felicità e condurla al tuo cuore e spero che tu questa notte la guardi come faccio io e possa ascoltarla.
Libertà. É bello essere liberi di essere se stessi. É bello lasciare libere le persone che si amano. É bello vivere alla giornata senza paura. Senza pensare troppo al domani e vedere ciò che accade.
É bello spogliarsi davanti a chi non ti giudica, ma ti capisce.
É bello e ancora più bello. É bello volare in alto, cercare il cielo, la luna, il sole e le stelle...
Ma se poi si trova un muro?
É come restare in una grande gabbia che ci dà l'illusione di essere liberi.

Tutto quello che volevo dirti (Youcanprint.it)


L'ultimo saluto - Appunti di una scrittrice che ama la vita

Ciao, sono io. Non mi riconosci? Lo so, è difficile crederlo. Vero? Sono cambiata. Almeno così sembra. Non indosso più quegli abiti stretti. Non erano adatti a me. Mi sentivo spesso soffocare. Mi mancava l'aria. Forse piacevano agli altri. Inizialmente, erano anche di mio gusto. Mi facevano sentire bella, importante. Agli occhi degli altri. Però ecco... il punto è che tornavo a casa piena di pieghe sulla pelle, un male cane allo stomaco e un formicolio tale da farmi impazzire. E poi, sai... quando mi guardavo allo specchio, non mi piacevo. E allora mi sono chiesta: vale la pena piacere a tutti e non a me stessa, oppure qui dentro, dentro queste vesti ci devo stare bene io?
Da quando ti ho conosciuto, sono cambiate tante cose. Ma non io. Strano ma vero. Io non sono affatto cambiata. Mostravo semplicemente il surrogato di un insieme di ansie, paure e fisse nate dal voler per forza piacere a tutti. Ma, quella non ero io. Nemmeno quella fragile. Perchè, alla fine io sono sempre stata non una pantera, non una tigre, non un coniglio e nemmeno un gatto. Sono sempre strata l'incrocio tra un gabiano e un leone. Mi viene da ridere, leone di spirito, non di segno. Per fortuna. 
Adesso ti sentirai offeso. Sicuramente.
Comunque. La verità è che io non sono cambiata, semplicemente adesso mostro me stessa. Non quella che ha sempre avuto paura degli altri. Paura di restare sola.
Sto bene. Grazie a te? Sì. Paradossale vero? Tu che mi hai dato della malata, dell'ambigua, della persona con seri problemi. Mi ha fatto bene questa tua violenza psicologica. Sai perché? Ha tirato fuori ME. Mi sono nascosta davvero troppo tempo dentro i panni di quella che sorride sempre, che mendica sempre amore, che lo distribuisce come se non ci fosse un domani. Alla fine sì, mi sento un po' puttana dell'amore. Insolito vero? Non vado a letto con chiunque. Eppure dono amore, dono l'anima, a chiunque.
Non va bene. Non ci si svende così. Mai. 
Troppe volte mi sono impegnata per non deludere, per dimostrare che valgo, troppo spesso ho abbozzato, finto sorrisi, compiaciuto persone, assecondato... dimenticando me stessa.
Alla fine, tu mi hai macchiato i vestiti e io me li sono strappati di dosso. Stanca, offesa, delusa, arrabbiata. E ho scoperto che lì dietro c'era tanta roba. Dietro i vestiti.
Quindi piuttosto che odiarti e disprezzarti, ti ringrazio.
Le persone come te, quelle ingrate, meschine, impulsive, cafone, maleducate, presuntuose, arroganti, servono a questo: a far uscire la vera personalità degli altri.
Ognuno di noi ha un ruolo in questo mondo. Certo che il tuo è davvero sporco, ma serve.
A me è servito. 
Adesso sembrerò più rompicoglioni del solito.
Adesso sembrerò anche io antipatica e a tratti anche egoista.
E sì, perchè sai, adesso sono davvero innamorata. Di ME STESSA. 
Non trattengo più e dico quel che penso. 
Mi metto in discussione invece di piangermi addosso.
Tiro fuori le palle senza paura di perdere chi ho vicino.
Ho carattere. Quello in realtà l'ho sempre avuto. Ma adesso ne ho di più. 
E sono davvero soddisfatta di ciò che sono. SONO IO. Semplicemente io. 
Ma soprattutto non mi colpevolizzo se certi rapporti non sono andati bene. Non si può andare d'accordo con tutti. Questo è un altro errore che ho sempre fatto. E tu mi hai insegnato. A non ripeterlo.
Quindi no, non ti odio. Mai lo farò.
Ti ringrazio, perchè tu hai rotto il guscio dal quale non riuscivo a uscire e che per troppo tempo mi ha tenuto prigioniera.
Ora vedo il mondo e sono libera. Sono un leone, ma anche un gabiano. Sono ciò che voglio.
Solo che non voglio più vederti, ne incrociarti, mi limiterò a salutarti se capita. E questo perchè forse, un po' ti sono grata. 
Ma vedi, la cosa andava gestita diversamente... e tu l'hai fatto dandomi pugni nello stomaco, ferendomi l'anima. 
E quella è livida. Ancora oggi. 
E ho deciso di scartare tutte le cose che mi fanno male. Compreso te.

Adesso è vita. Tutto in salita. Tutto di qualità e porto i vestiti che voglio, anche se agli altri fanno schifo. Ma almeno sono felice.

L'ultimo saluto - Veronica C. Aguilar

domenica 18 febbraio 2018

Tobia e Sara visti da una lettrice

Oggi il buongiorno ve lo do così: vi racconto una storia bellissima.
Quando sono stata al Lucca Comics & Games, ho incontrato una lettrice compulsiva che ha voluto acquistare una copia de La bilancia dei Mondi divisi. In tanti hanno preso questo romanzo, ma nessuno si era calato nei protagonisti così bene.
Francesca Cesari ha letto la storia tutta di un fiato e ha immaginato i personaggi. Non avrei mai pensato che qualcuno potesse davvero dargli vita. Così oltre a ingaggiarFrancesca Argentati come editor, Michele D'Angelo come illustratore per la copertina, ho deciso di far entrare nel mio magnifico team di scrittura anche lei. Qui su fb la trovate come Leanan Sidhe. Si occuperà delle tavole interne del libro.

Senza queste tre persone i miei libri non sarebbero gli stessi. Intendo portare avanti tutti i miei progetti, portando tutti loro con me. Non sono solo dei talenti e dei professionisti, ma sono appassionati. La passione è fondamentale per far arrivare ciò che vogliamo trasmettere alle persone.
Grazie di cuore a tutti e tre.
Presto una piccola anteprima della copertina del secondo capitolo! 
Qui Sara e Tobia!
Cosa vorrà dire quest'immagine?

Se volete qualche anticipazione, venitemi a trovare il 24 e 25 febbraio al Comicspark di Tivoli!!

sabato 17 febbraio 2018

La frenesia della pubblicazione - Diario di bordo

immagine presa dal web
Cari lettori,
oggi mi prendo qualche minuto per spiegare la mia esperienza da scrittrice. 
Quando sei giovane, lavorativamente parlando, la tendenza che hai è quella di avere molto intusiasmo e tanta fretta. Questi, a mio avviso, sono i mali degli scrittori che amano guardare troppo oltre e che vedono subito la meta del loro sogno.
Sono anni che mi trovo in questo campo e condividere la mia esperienza credo sia utile a molti scrittori in erba.
Abbiate entrusiasmo, ma tenetelo a bada. Non abbiate fretta. Ricordate che la meta non è solo pubblicare un libro e farsi un nome. L'importanza di un obiettivo sta nel lavoro che si fa durante il percorso e questo richiede calma, concentrazione, costanza, attenzione, cura, passione e sopratutto tanta pazienza e umiltà.
Ricordiamo sempre che un lettore si deve emozionare, deve poter calarsi bene in una storia, deve sentire ciò che prova ogni singolo personaggio e deve ricordarsi del nostro nome, non per la casa editrice che ci ha pubblicato o per la copertina più bella del mondo, ma perchè gli abbiamo toccato le corde dell'anima. Un lettore si aspetta questo, ma anche un lavoro di qualità.
La maggior parte degli scrittori, ormai, ha un lavoro fisso che non ha nulla a che vedere con la letteratura. Questo vuol dire che nei ritagli di tempo, che sono davvero pochi, bisogna staccare da tutto e tutti e concentrarsi sulla scrittura. 
Dopo aver finito un manoscritto, non bisogna subito presentarsi a una CE. Assolutamente no. Dobbiamo farlo leggere a più persone, soprattutto lettori fidati e imparziali che ci diano consigli. 
Dobbiamo affidarci a un beta e a un editor professionale. E dopo averlo riletto insieme almeno 3 volte, possiamo rivolgerci a un editore.
Da scartare tutti gli editori a pagamento. Il lettore ragiona in questo modo: ha pagato per la pubblicazione, non vale nulla. E così media, giornali o qualsiasi altro strumento pubblicitario che vogliate utilizzare.
Potete mirare anche alle Grandi CE, ma facendo sempre attenzione. Andatevi a cercare il regolamento nelle loro pagine. Quello spiega le modalità di invio. Dovete rispettarle, altrimenti sarete cestinati.
Alcune CE fanno attendere anche un anno. Non importa. Aspettate e siate pazienti. Io non l' ho fatto e dopo due anni dalla pubblicazione con una piccola casa editrice, ho letto una mail di una Grande CE. Ma era troppo tardi.
Siate umili. Accettate i consigli. Soprattutto se questi provengono da lettori compulsivi. 
Rivilgersi a una CE ed essere pubblicati, non significa che il vostro lavoro sia finito.
Dovrete viaggiare. Tanto. Mettervi in discussione. Tanto. Dovrete investire soldi e tempo. Nel modo giusto e intelligente. Due figure che non dovranno mai mancarvi, sono l'editor e un agente che vi segua passo passo nella campagna pubblicitaria. 
Non avete soldi? Ci sono tanti editor che mettono a disposizione tanti consigli ( vedi Sara Gavioli). Ci sono tanti corsi online sulla scrittura creativa. 
Ma dovrete comunque fare sacrifici per farvi conoscere.
Partecipate alle fiere. Il lettore ama conoscere prima la persona e poi il Personaggio. 
Me ne sono accorta in questi anni e ho avuto dei piacevolissimi confronti.
Insomma, cari amici del web, per mettere al mondo un libro, non bisogna solo scriverlo. Bisogna farlo nascere, crescere, curarlo e trattarlo nella maniera più giusta possibile. 
Quindi... rimboccatevi le maniche e non perdete mai la speranza.



Veronica ♥ 

Silenzio - Tutto quello che volevo dirti



 
Immagine presa dal web

I silenzi fanno male
perché siamo tutti un po' egoisti
vorremmo poter vedere sempre
sorridere chi vogliamo bene.
I silenzi a volte parlano
più di tante parole
messe in fila una alla volta
perché non si ha il coraggio di dire
per paura di non piacere.
I silenzi fanno male
ad entrambe le persone
perché sono sentimenti partiti dal petto
che si perdono nelle vene.
I silenzi sono belli quando si fa l'amore
E ci di guarda negli occhi senza bisogno di parlare.

lunedì 12 febbraio 2018

Un grido



Un grido
Che spezza
La meraviglia di un bambino
E ti riporta nel mondo
Adulto, sordo, assurdo.

Distanti e distanti
Chilometri, mesi, giorni e secondi
Ma sempre pronti
A partire e a guardarsi
Sorridersi e sorreggersi
Senza farsi cadere,
affrontare le cose
insieme con il sorriso
con una birra in mano
al bar e chiacchiere.

Un grido
Che spezza
La meraviglia di un bambino
E ti riporta nel mondo
Adulto, sordo, assurdo.

Distanti e distanti
Gli istanti, i minuti, i giorni
I mesi e gli anni
Ma nitidi nella testa
I momenti e i ricordi
Che mi riportano a te.
Compongo un numero
Che spero risponda
Che ascolti e che
Mi faccia ridere
Sperare, credere…
Ripartire…

Un grido che spezza
La meraviglia di un bambino
E ti riporta nel mondo assurdo
Che quel giorno ti ha portato via
Dove lo sguardo non arriva
Dove lo sguardo non arriva…
Ma l’amore continua a vivere
L’amore continua a esistere
L’amore è con me
Ogni istante…
Sento che ci sei.



A Rafael, con tutto l'amore che ho nel petto.
Ciao cugino ♥

Veronica 

Diario di bordo - Che ambiente preferisco quando scrivo e gli strumenti che utilizzo

Buongiorno cari lettori,
e bene sì, anche io ho i miei riti scaramantici e il mio ambiente ideale per la scrittura.
Riti scaramantici: so che può sembrare una stupidagine e un'ossessione, ma io senza HD esterno non lavoro. E ogni 15 minuti salvo copia di ciò che sto facendo.
Perché? Perchè se il computer va in panne o addirittura si brucia, io perdo tutto il lavoro. Con questo metodo almeno sono sicura di avere una copia di tutto al sicuro.
Visto che non mi basta, mi automando le mail con la copia aggiornata dei romanzi o di ciò che mi serve per lavoro e le archivo nelle cartelle specifiche come: "La bilancia dei Mondi divisi", "Copie contratti editori" e così dicendo. 
Vi garantisco che, perdere tutto quanto, non è una gran cosa, soprattutto per una persona come me che scarseggia con la memoria. Ognuno ha i suoi diferti.

Un altro piccolo rito è utilizzare sempre la stessa penna.
Io ne ho una per ogni occasione.

- La penna firma copie (di Swarovski con USB) regalatomi da un gruppo di colleghi di lavoro.
- La penna per prendere appunti mentre sono fuori e mi viene qualche idea (Penna Thun regalatomi dalla mia cara amica Isabella)
- E poi ne ho altre tre che utilizzo quando sono seduta a scrivere ( di Legami e di Mrs Wonderful). 

Io non scrivo mai solo sul pc. Mi aiuto molto con appunti, disegni, pensieri, idee. Quindi mi è necessario avere le penne, ma anche dei quaderni.
Ho un quaderno per ogni romanzo che ho scritto e un quaderno che utilizzo per annotare impegni, appunti che mi aiutino a migliorare nella scrittura. Contatti. Corsi di scrittura ed esercizi. 
In questo momento sto utilizzando un quaderno rigido e uno piccolo di Legami dove annoto tutte i miei impegni. 

Per creare un ambiente sereno e consono al mio modo di scrivere, mi chiudo in una stanza priva di distrazioni. E bene sì, io sono una distratta compulsiva. Se sono in una stanza piena di pennarelli, libri, cd, film o anche semplici cavolate come un orologio carino o un orecchino... ecco che non mi concentro e perdo tempo.

Quindi, ultimamente uso la stanza di mio fratello Alessio che non vive più con noi.
Lì ci sono gli essenziali e non ci sono tutte le cose che amo collezionare e guardare.

Quando scrivo, non mancano mai una bottiglia d'acqua e una buona tazza di tisana calda (anche in estate!). Distende i nervi e fa concerntrare, ma soprattutto non mi alzo dal tavolo ogni 15 minuti e vado in cucina a perdere tempo e sgranocchiare.

Niente tv accesa. Ovviamente. 
Tende aperte, in modo tale che entri tanta luce. Più ce ne è, meglio è. E non solo perchè non ci vedo bene, ma anche perchè la luce mi mette tanta energia.
Non posso fare a meno della musica. Ma dipende da cosa scrivo.
Ho fatto delle playlist e a seconda del genere in cui mi cimento, scelgo quella adeguata.
Quindi cuffie nelle orecchie e mi isolo da tutto e tutti. 
A volte capita che qualcuno entri in camera, mi parli, ma io mi isolo, quindi questo è un buon metodo per non essere interrotti.

Le uniche anime che permetto di entrare in camera quando scrivo, sono i miei gattini. 
Loro si mettono in un angolo e mi osservano e ogni tanto mi ricordano che c'è un modo fuori la stanza. 

Faccio una pausa ogni due ore. Esattamente come al lavoro e utilizzo molto gli allarmi del pc.
Non del telefono, perchè quello lo spengo. 

I social sono un elemento di distrazione e grossissime perdite di tempo. Quindi, quando lavoro, spengo tutto.

Mi aiuto anche con i post-it virtuali. Sono più veloci a volte.

Quando sento il collo rigido e la schiena che tira, mi fermo e faccio degli esercizi per snodare tutto quanto.  

Non forzo molto, quindi quando comincio a sbadigliare o a distrarmi anche quando gli elementi di distrazione sono quasi inesistenti. Smetto e chiudo tutto.

Questo è quello che faccio quando scrivo! Giusto per farvi conoscere anche un po' di me. 

A presto ♥ 











Un altro viaggio (da Tutto quello che volevo dirti)




E sono gli occhi di viaggia e continua a viaggiare. Senza mai arrendersi, con la speranza nel cuore.
E sono gli occhi di chi ha pianto ma continua a far sorridere ogni persona che continua a incontrare.
E sono gli occhi di chi gioca quanto è tempo di giocare, ma che ti rapiscono quando nasce l'amore.
Sono gli occhi chi di guarda dentro e sa davvero osservare, la bellezza, oltre l'apparenza e il dolore.


Tutto quello che volevo dirti - Veronica C. Aguilar