avevo pensato di farvi una
bella cronaca dei giorni trascorsi al Salone Internazionale del libro, ma fare
l'elenco di ciò che è accaduto, è riduttivo. (Trovate i dettagli sul mio
profilo Gioviale Concesion)
Quindi eccomi qui che, ancora
una volta, lascerò fare al cuore. Lui è sempre sincero e non sbaglia mai.
Prima di partire ero disillusa,
troppe cose sbagliate, troppe persone sbagliate in questa vita che ancora non
sento completamente mia, un po' perché la mia indole mi porta ad amare il mondo
intero, un po' perché ogni tanto inciampo perché sono distratta e un po' perché
nutro tanta speranza nell'essere umano.
Tornare alla vita di tutti i
giorni è stato un grande trauma. Nonostante lo sforzo fisico che faccio qui a
Roma sia molto ridotto, sarei rimasta volentieri a Torino, a fare quello che ho
fatto, nonostante le caviglie a fine giornata quasi non le sentivo più.
Quando descrivo questo a
colleghi di lavoro credono e vedono la cosa con molta superficialità. Non
comprendono che il mondo dell'arte può davvero salvarti la vita. Non risolve i
problemi quotidiani, ma guarisce la malinconia, la tristezza,
l'insoddisfazione, il male che si ha nel petto.
Sono sinergie che cominciano e
non terminano mai. Restano chiuse nel cuore anche se non ci si vede spesso.
Ci sono artisti e artisti. C'è
quello che sogna di diventare ricco e farsi un nome, quello che è innamorato di
questo mestiere e vive di questo e quello che la scrittura e la lettura gli
hanno salvato la vita. Un po' come me. Un po' come... beh no, aspettate. Ci
arrivo tra un po'.
Se sono partita da Roma che il
cuore esplodeva e faceva male per problemi di salute e anche sentimentali, sono
poi rientrata con uno nuovo di zecca e il merito è delle persone che ho avuto
accanto e che desidero restino. Una strada a doppio senso dove si intersecano
vite e sentimenti unici e speciali che ti arricchiscono e fanno di te una
persona migliore.
Il salone mi ha portato tanti
lettori, tante persone hanno ascoltato la mia storia e quella di Sara. Con
grande interesse. Dopo anni in cui mi sono sentita piccola, piccola. In cui il
mondo mi ha messo da parte, in cui pensavo di valere meno di niente, dove
nessuno mai mi ascoltava veramente, ho trovato chi lo ha fatto davvero e mi ha
dato il giusto valore. Non ne faccio un vanto, ma questo mi riempie davvero il
petto di gioia, una gioia così grande che non so contenere, ne controllare.
Sono contenta di essere stata la ragazzina strana che si isolava dal mondo.
Perché? Perché mi ha condotto a questo.
Le gioie di questa fiera sono
state tante, in primis senza Emiliano probabilmente starei a casa a parlare di
sogni, invece di realizzarli. Lui è la mia ciliegina sulla torta. Quindi lui è
una gioia di quelle che porterò sempre con me. Per piacere, ma anche per
forza... altrimenti la saga non continua eh.
L'altra grande grande gioia è
stato Gianluca Villano. Per la persona che è, per il passato che ci accomuna,
troppe coincidenze, troppe similitudini. E come si fa a non essere felici
quando vuoi così tanto bene a una persona e la vedi fare sold out? No, non si può.
E me ne porto ancora gli strascichi positivi. Quelli che ti restano scalfiti
nel cuore. Sempre. Perché non dimenticherò mai i suoi occhi colmi di lacrime
nel sapere di aver finito i libri. La prima volta. La sua, ma anche la mia.
Altra cosa in comune. Il mio sold out successivo al suo. Ci sono tante persone
che leggeranno la nostra storia. Di Logren e di Sara Kilshore. Tante persone
che oltre a questo scopriranno realmente chi siamo. Un riscatto che ci
meritiamo. Dovuto.
Altra gioia sono stati tre
lettori:
"Più guardo questo posto,
più me ne innamoro"
"Tu sei Veronica? Quella
de La bilancia dei Mondi divisi?"
"Il vostro stand è diverso
dagli altri. Trasmettete allegria. Avete dei bellissimi sorrisi".
Ecco... ho la pelle d'oca.
Mentre penso a loro.
Penso, credo ancora che questo
sia un sogno, poi scopro che è reale perché in tanti mi scrivono, altrettanti
ne sono stati testimoni.
Molte, moltissime persone che
mi conoscono, pensano che questa cosa della scrittura sia una stupidaggine, ma
per me è stata la salvezza. Quindi li ringrazio tutti, uno per uno. Quei
lettori che credono in me, ma anche chi non ci crede, perché mi stimola sempre
a fare meglio.
La magia di questo gruppo chiamato Oceani
di Carta, l’hanno creata Luca e Romina, anche loro fanno parte delle mie
piccole gioie. Senza di loro, io e tutto il resto degli autori non saremmo
arrivati a questo punto. Quindi il grazie più grande!
A seguire, dopo questo post, condividerò
la storia di un bambino che tutti prendevano in giro e quella di una bimba che
si isolava dal mondo perché nessuno le credeva.
Questo perché vorrei tanto che serva da
esperienza a tutte quelle persone che si trovano e sentono fuori posto. La vita
può sembrare ingiusta, ma semplicemente è un percorso che ci aiuta a diventare
davvero ciò che meritiamo di essere. Leggete e scrivete tanto, perché è magia e
questa porta a realizzare i sogni.
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